La coltivazione del ficodindia in Sicilia è antica e profondamente radicata nel territorio,
tanto che il politico e agronomo Adrien Étienne Pierre de Gasparin, nel 1840, descrisse il ficodindia
come “la manna della Sicilia”. Il Ficodindia di San Cono DOP viene gustato sia al naturale
o trasformato in deliziose confetture, mostarde, dolci o granite. Anche le pale sono edibili, servite fresche in insalata, sottaceto, in salamoia, candite o come confettura. Nella cittadina catanese da cui il prodotto prende il nome viene proposto anche un menù tutto a base di ficodindia che prevede originalissime proposte come gli “spaghetti alle alici e fichidindia”, il “risotto ai fichidindia”, gli “involtini di pollo al cartoccio con fichidindia e alloro” e per dessert le “chiappette di fichidindia”, dove i frutti vengono asciugati al sole o cotti al forno su dei bastoncini. Con i fiori essiccati si preparano tisane e decotti, mentre la polpa delle pale viene usata ancora dalla medicina popolare per curare ferite, ulcere e piaghe.
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