Antiche mele dell’Etna (Presidio Slow Food)
Sulle alte pendici dell’Etna esiste una produzione di varietà autoctone di mele, spesso in coltivazione biologiche e quasi sempre sopra i 1.300 metri di altitudine. Gli agricoltori diversificano la coltivazione dei frutti antichi da loro stessi selezionati sulla montagna iniziando con la raccolta delle ciliegie, proseguendo con le pere e finendo con le mele. Ma proprio le antiche varietà di melo hanno rappresentato fino agli anni settanta la più forte e radicata biodiversità pomologica dell’Etna, con una ventina di varietà. Le più apprezzate sono quattro, la “cola”, bianca e lentigginosa con un sapore leggermente acidulo, la “gelato”, dolcissima dal colore paglierino il cui nome sembra legato ai primi impianti che si trovavano a Nicolosi, la “gelato cola”, con caratteristiche intermedie tra le prime due, quasi a simularne una mescolanza genetica, ed infine la “cirino”, piccola mela con un buccia cerulea e venature rossastre. La speranza è che questi piccoli tesori, si continui a coltivarli, nonostante le evidenti difficoltà, per dare modo alle generazioni future di poter assaporare, come noi adesso, le melette dell’Etna, deliziosi scrigni di profumi e sapori di tempi lontani.
– Leggi l’articolo anche su L’Arcimboldo magazine online n°114 Mese di Dicembre –