Il cavolo vecchio di Rosolini non solo appartiene alla famiglia delle brassicaceae ma, secondo alcuni, potrebbe essere il capostipite da cui sono derivate tutte le diverse famiglie di cavoli, broccoli, cavolfiori. Quest’ortaggio dal profumo e dal sapore intenso si contraddistingue dagli altri cavoli, per la lunga durata, da 5 a 7 anni del ciclo biologico, proprio per questo viene chiamato con il nome di cavolo vecchio.
Interessanti sono le proprietà antiossidanti, i test di laboratorio confermano una elevatissima presenza, 100 volte superiore rispetto alle altre brassicacee, di enolo-3-carbinolo, elemento anti tumorale e anti ossidante.
E’ una specie autoctona, nasce e cresce nei territori dei comuni di Rosolini, Noto, Palazzolo, Ispica, Modica e Ragusa, ed ha rischiato la scomparsa dal terreno e dalle tavole dei siciliani, oggi è un gioiello su cui punta l’intero territorio, infatti è un Presidio Slow Food per garantirne la continuità.
Un modo saporito per preparare il cavolo vecchio è ripassato in padella con aglio peperoncino e mollica di pane tostata. Si sbollentano le foglie e le cime del cavolo, si freddano in un recipiente con acqua e ghiaccio, si ripassano in padella con olio extravergine di oliva, peperoncino e aglio, si spolvera con mollica di pane raffermo tostato un pizzico di sale e ancora un filo d’olio a crudo.
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