Fragolina di Sciacca e Ribera (Presidio Slow Food)
di Cris Lozio
Oggi possiamo gustare questi piccoli e morbidi frutti grazie ad alcuni soldati siciliani che parteciparono alla prima guerra mondiale. Molti di loro furono assegnati a protezione del fronte combattendo sulle Alpi friulane e trentine. Proprio lì conobbero le piccole fragole alpine e decisero di portarle in Sicilia a guerra finita nel 1918. Ed è così che i contadini del comune di Ribera e di Sciacca, sono diventati famosi per la produzione di questi piccoli e deliziosi frutti.
La fragolina di Sciacca e Ribera è unica nel suo genere ed è molto diversa da quelle coltivate in serra che solitamente hanno un colore rosso chiaro e profumi poco netti, la tipologia di questa zona invece è piccola, morbida e delicata. Per ottimizzarne la produzione i contadini di Ribera hanno cominciato a coltivarla ai piedi di limoni e aranci, l’unione con alberi più alti permette una protezione maggiore dalla calura siciliana. Nonostante tutto, basta che lo scirocco soffi con maggiore intensità del solito per far seccare piantine, fiori e boccioli.
La fragolina si raccoglie, rigorosamente all’alba o dopo il tramonto, a partire dalla metà di aprile.
Per garantirne la sopravvivenza è nato un Presidio Slow Food con l’obiettivo di far conoscere questo frutto profumatissimo e delicato. La fragolina di Sciacca e Ribera, grazie a un aroma dolcissimo è in grado di regalare un sapore inconfondibile alle famose granite e ai gelati. Marmellate, confetture, sciroppi e gelatine sono solo alcune delle preparazioni, ma il modo migliore per gustarle, è quello di consumarle da sole con un po di zucchero e qualche goccia di limone… di Sicilia naturalmente!
– Leggi l’articolo anche su L’Arcimboldo magazine online n°120 Mese di Giugno –