Palermo e Ragusa raccontate nella magica atmosfera del giardino di Acanto in un percorso sensoriale inedito.
Un dialogo fra due territori siciliani, distanti geograficamente, ma uniti nel nome del gusto. Palermo e Ragusa si incontrano per una sera nella magica atmosferma del giardino di Acanto in un percorso sensoriale inedito. Lo chef di casa Salvatore Giuliano, assieme allo chef Claudio Ruta, una stella Michelin del ristorante La Fenice di Ragusa, si alterneranno nella preparazione dei piatti, cucinati e serviti con la loro personalissima ed innovativa visione.
Appuntamento a giovedì 6 giugno alle 20:30 in via Torrearsa 10, nell’elegante e raffinato ristorante che si affaccia sull’incantevole giardino liberty nel salotto di Palermo. Sarà l’occasione per scoprire due modi di raccontare la stessa storia d’amore per l’alta cucina basata sui principi fondamentali della stagionalità e freschezza degli ingredienti. Un insieme di diverse esperienze in un menu realizzato ad hoc dai due chef che renderanno la cena un vero e proprio evento.
Per la serata, infine, sarà riproposto il dessert che lo chef Claudio Ruta ha presentato di recente all’hub internazionale di Identità Golose in occasione delle cene promosse dalle Soste di Ulisse: l’Impanatigghia modicana. “Un dolce che ho nel cuore perché rappresenta una delle tante golose creazioni artigianali della mia terra – spiega lo chef -. L’origine di questi biscotti si confonde con gli aneddoti. Pare siano stati gli spagnoli ad introdurli durante la loro dominazione nel XVI secolo, ma si racconta ancor oggi che le suore di un monastero modicano, impietosite per le fatiche dei confratelli predicatori durante la Quaresima, avessero camuffato della carne tritata nel pesto di mandorle e cioccolato all’interno dei biscotti, ingredienti quest’ultimi consentiti durante il periodo quaresimale”. La forma tradizionale è a mezzaluna ed il ripieno è fatti con noci, cioccolato, zucchero, cannella, chiodi di garofano e carne di manzo. Lo chef Ruta non solo cambia la presentazione trasformando il biscotto in un dolce al piatto, ma riequlibra i valori nutrizionali alleggerendo le calorie con un migliore bilanciamento di zuccheri e grassi ed una maggiore ricchezza di fibre e vitamine.
Biografia Salvatore Giuliano
Salvatore Giuliano classe ’86, giovane chef dal ricco bagaglio di esperienze, che ha maturato un pensiero autonomo, convincente e lucido. Utilizza prodotti di estrema qualità, costanza e valore etico di produzione. Nei suoi piatti, infatti, risalta il patrimonio gastronomico siciliano, da cui attinge sapori dalla assoluta pienezza. Ha lavorato nelle cucine di rinomati ristoranti, tra cui: La Cuba, Enoristorante Bohème, Hotel Villeroy, Domina home Zagarella, Casa Florio, Palazzo Trabucco. Salvatore Giuliano è in grado di tradurre in termini apparentemente semplici piatti elaborati. Consiglia di “assaggiare sempre, girare per ristoranti anche per formare un palato mentale adeguato al fine di costruire una identità personale in cucina”.
La creatività e la tecnica dello chef si incontrano in piatti che spaziano dalla tradizione siciliana alle creazioni di ricerca e innovazione. Tutta la cura in abbinamenti e presentazione, ponendo grande attenzione nella selezione delle materie prime di qualità.
La scelta del vino migliore, la cura del personale e l’attenzione al particolare fanno di Acanto uno dei locali più amati e piacevoli in città, per una cena romantica, in famiglia o in compagnia di amici.
Aperto nel 2016, è la scommessa di Salvò Andò, titolare del ristorante, da anni imprenditore nel settore della ristorazione.
Biografia Claudio Ruta
Executive Chef del Ristorante La Fenice dell’Hotel Villa Carlotta in Ragusa, una Stella Michelin dal 2010, Claudio Ruta ai fornelli, dopo tanti anni di ricerca, professionalità e riconoscimenti, resta sempre un appassionato creativo: “Mi piace osservare, analizzare, sentire e valutare ogni ingrediente in maniera quasi ossessiva”, dice. Alla base dei suoi piatti, infatti, la qualità delle materie prime, con una costante attenzione ai prodotti speciali del territorio ibleo e siciliano, e con una predilezione per ingredienti unici dal punto di vista organolettico come il formaggio Ragusano, le carrube e il rarissimo fungo di carrubo, albero simbolo dei Monti Iblei, le erbette spontanee, il cioccolato di Modica. Ragusano doc, classe 1971, Ruta sperimenta ma non fa della sperimentazione il suo punto di partenza: “Ogni piatto per me è qualcosa di vivo e vitale, che si espande e si trasforma dal primo all’ultimo boccone, pur rimanendo sempre se stesso, riconoscibile e riflesso all’infinito”. Le sue ricette sono incantesimi nei quali i vari ingredienti sono in perfetta armonia, in una spesso sorprendente capacità di interazione che centra un unico obiettivo: creare emozioni.
Acanto
La scelta del vino migliore, la cura del personale e l’attenzione al particolare fanno di Acanto uno dei locali più amati e piacevoli in città, per una cena romantica, in famiglia o in compagnia di amici.
Aperto nel 2016, è la scommessa di Salvo Andò, titolare del ristorante, da anni imprenditore nel settore della ristorazione. In cucina Salvatore Giuliano classe ’86, giovane chef dal ricco bagaglio di esperienze, che ha maturato un pensiero autonomo, convincente e lucido. Utilizza prodotti di estrema qualità, costanza e valore etico di produzione. Nei suoi piatti, infatti, risalta il patrimonio gastronomico siciliano, da cui attinge sapori dalla assoluta pienezza. Ha lavorato nelle cucine di rinomati ristoranti, tra cui: La Cuba, Enoristorante Bohème, Hotel Villeroy, Domina home Zagarella, Casa Florio, Palazzo Trabucco. Salvatore Giuliano è in grado di tradurre in termini apparentemente semplici piatti elaborati. Consiglia di “assaggiare sempre, girare per ristoranti anche per formare un palato mentale adeguato al fine di costruire un’identità personale in cucina”.
Menu della serata
AMUSE BOUCHE
Bocconcino di vitello e salmone sockeye con marmellata di sedano
Crocchetta di tonno, zenzero e limone su salsa di prezzemolo all’acciuga di Aspra
(Salvatore Giuliano)
ANTIPASTI
Crudità “surreale”
Crudo di pesci e crostacei su un tappetino di passatina di piselli, gelo dolce di lavanda e brina di limone
(Claudio Ruta)
Scaloppa di foie gras con quenelle di melanzane al basilico, brodo di cipolla di Giarratana e pepe verde
(Salvatore Giuliano)
PRIMO
Gnocchi di zucchina, tenerumi mantecati con burro al tartufo estivo, fonduta di ricotta salata e polvere di pomodoro
(Salvatore Giuliano)
SECONDO
Sandwich di triglie, cuturro e Ragusano su composta di pomodori e fragole
(Claudio Ruta)
DESSERT
Impanatigghia modicana
Mousse di cioccolato all’acqua e manzo con insalatina di agrumi e frutto della passione
(Claudio Ruta)
Costo della cena: € 100,00 a persona
Per info e prenotazioni:
- 091 321458
- ristoranteacanto@gmail.com