La grammatica del territorio in un percorso degustativo. Presentate le edizioni 2021 delle bottiglie prodotte dall’imprenditore Nino Lenzo.
I Nebrodi, un territorio da comprendere, dove i vini rappresentano la grammatica per capire il luogo. Con questo principio, insieme al profondo amore verso quella parte di Sicilia, nella quale opera da decenni, l’imprenditore Nino Lenzo ha presentato i vini che, con la famiglia, produce nella sua cantina.
Una realtà che fonde contemporaneità, con il calore dei legni e i colori dei Nebrodi: ‘Lenzo Winery’ punta a una produzione davvero in purezza con un metodo molto accurato, e in parte abbandonato, nel mondo del vino siciliano. La cantina, infatti, è dotata di impianti enologici tecnologici dagli elevati standard qualitativi, che trattano le uve in modo da non perdere le peculiarità e ottenere un prodotto finale d’eccellenza.
La ‘collezione’ è stata presentata nel corso di una degustazione pensata e selezionata da ‘Potter Steak House’ di Capo d’Orlando, dove il valore delle carni e le selezioni di formaggi e salumi dei Nebrodi hanno accompagnato e esaltato i vini.
Le etichette proposte sono state, il ‘Solo Nero’ 2021 – Doc Sicilia Nero D’Avola dell’azienda di Ficarra, in provincia di Messina, con una tartare di Chianina, zest di grana, olio evo, pepe verde. Un Nero D’Avola Cabernet Sauvignon (‘Encuentro’ 2021), insieme a una focaccia al rosmarino e mortadella artigianale di suino nero e limone. A seguire entrecote di bue di carrù, degustata con ‘Perricone’ 2021 – Doc Sicilia e per finire un tris di formaggi con miele di millefiori e a chiudere ‘Tritter’ 2021 – Doc Sicilia Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon, Nocera.
All’evento era presente l’enologo Gianni Giardina, commissario degustatore internazionale, che ha presentato la serata raccontando caratteristiche e luoghi dove nascono questi vini, facendo da trediunion con i piatti della cena.
“È stata un’opportunità per abbinare ottimi vini, di qualità, di spessore che hanno avuto già dei riconoscimenti internazionali”, afferma Giardina. “Complimenti alla famiglia Lenzo che ha lavorato per rafforzare la conoscenza della loro cantina sul territorio, prima di proporsi fuori. È davvero importante trasmettere quello che di buono c’è nei nostri comprensori. Lenzo ha iniziato da poco, ma sta costruendo un serio percorso. Reputo che le sue produzioni possano essere apprezzate non solo in Italia; non hanno nulla da invidiare ai grandi vini francesi o di altri territori. Sono vini fatti con intelligenza e molta cura”.
Così il founder di ‘Lenzo Winery’, Nino Lenzo: “Abbiamo presentato le nostre eccellenze, vini che sono stati premiati con due medaglie d’oro in competizioni internazionali. Mi sono avvicinato a questo mondo con l’impegno che da sempre mi contraddistingue in altri settori. Produco in questo territorio perché la Storia ce lo insegna: la coltivazione della vite è nata nei Nebrodi. I Nebrodi appartenevano al dio Bacco. Abbiamo ripreso la tradizione di fare il vino e sono contento di aver stimolato un intero comprensorio. Stanno nascendo altri viticoltori, molti imprenditori investono qui. Torniamo a prenderci quel che ci appartiene”, conclude l’imprenditore di Brolo.