Intervista a Biagio Iorio ‘enfant prodige’ siciliano.
Abbiamo intervistato Biagio Iorio, chef de partie e giovane promessa della cucina siciliana. Giovane sì, ma di grande spessore umano e professionale, appassionato di cucina sin da piccolo, intraprende con successo gli studi scolastici, prima con la scuola alberghiera, poi con la Scuola internazionale di Alta Cucina Italiana del Maestro Gualtiero Marchese.
Iorio si tuffa con determinata passione nel mondo della ristorazione d’alto livello, cercando di carpire tutti i segreti degli chef che lo hanno formato, una dura gavetta che lo porta di volta in volta nei ristoranti più blasonati italiani e siciliani.
Iniziamo la nostra intervista con il giovane Iorio in una tiepida serata autunnale. Ciao Biagio, siamo curiosi di conoscere la tua straordinaria storia, da quando ancora ragazzino ti entusiasmavi a cucinare con la tua mamma.
– Ho sempre avuto, sin da bambino, una passione innata per la cucina -ci racconta Biagio- che è stata trasmessa e fortemente incoraggiata da mia madre, con la quale mi divertivo a cucinare e sperimentare da bambino. Fin da piccolo, infatti, ho sempre desiderato lavorare in una cucina, mi attraeva l’idea di diventare un cuoco; così superati i primi step della scuola primaria e secondaria e arrivato alla scelta dell’istituto superiore la mia decisione non poteva che ricadere sull’Istituto Alberghiero di Messina frequentato con tanta voglia di crescere e imparare cose nuove!-
Ti sentivi appagato dopo aver finito con successo il corso scolastico?
-Nonostante i numerosi stage formativi a cui avevo aderito, -continua Biagio- arrivato al traguardo finale della mia carriera scolastica mi resi conto di non sentirmi ancora abbastanza soddisfatto e formato per intraprendere un percorso lavorativo. Iniziai quindi a cercare qualche corso che potesse accrescere il mio bagaglio culturale e dopo varie ricerche, grazie anche all’aiuto di mia madre, sono venuto a conoscenza di una Scuola Internazionale di Alta Cucina Italiana chiamata ALMA, fondata dal maestro Gualtiero Marchesi nel 2002. Decisi perciò di iscrivermi a quest’ultima nell’anno 2018, partendo dal corso di tecniche base di cucina e arrivando fino al corso superiore, al termine del quale ho conseguito con successo il diploma.-
Durante il corso all’ALMA, avrai avuto modo di conoscere tanti chef importanti, chi tra questi, ha lasciato un segno nella tua vita professionale?
-Durante il percorso ad ALMA -prosegue- ho avuto l’opportunità di confrontarmi con professionisti del settore che ogni giorno attraverso le loro lezioni mi hanno permesso di crescere costantemente ampliando i miei orizzonti e aiutando la mente a focalizzarsi su ciò che realmente implica lavorare in cucina. Durante la seconda fase del corso ho avuto l’opportunità di fare uno stage al Ristorante Materia di Cernobbio sotto la guida dello chef Davide Caranchini, dove ho avuto l’opportunità di vivere un’esperienza fantastica che tuttora porto nel cuore e che mi ha permesso di prendere coscienza del rigore vigente all’interno di una brigata e di apprendere nuove tecniche.-
Wow! Lo chef Caranchini, tanta roba. Poi però, l’arrivo del covid ti ha fermato per un bel pò nella tua Messina. Com’è andata?
-Durante il 2019 a causa della pandemia Covid-19, decisi di tornare a Messina dove iniziai a lavorare presso il Ristorante Letreví con lo chef Paolo Romeo, ricoprendo per la mia prima volta l’incarico di chef de partie. Durante questa esperienza ho avuto l’occasione di conoscere due persone che tuttora ricoprono un ruolo fondamentale nella mia vita professionale e personale, grazie alle quali mi sono interessato alla cucina della struttura Donna Carmela Resort & Lodges di Riposto, guidata dello chef Piergiorgio Alecci dove attualmente ricopro il ruolo di chef de partie.-
Come ci si sente ad essere conteso da ristoranti importanti, anche stellati? La tua passione cresce sempre più?
-Ad oggi, nonostante siano passati alcuni anni dall’inizio di questa meravigliosa avventura sento ancora forte la voglia di imparare e di crescere professionalmente, sempre consapevole del fatto che per me questo non è solo un lavoro ma una grande passione. –
Ringraziamo lo chef Biagio Iorio, per essersi raccontato, per averci trasmesso attraverso le sue parole, tutta la passione per la cucina.
Grazie mille Biagio, buona vita!
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Instagram: @biagio_iorio_23_