Sulla piccola isola di Ustica al largo delle coste siciliane,
tra scorci mozzafiato e tramonti indimenticabili,
crescono le lenticchie più piccole e più buone d’Italia,
coltivate esclusivamente a mano su terreni fertili e lavici.
La semina avviene a Gennaio, il raccolto nella prima metà di Giugno.
Non si utilizzano concimi, ne erbicidi, le erbette infestanti si tolgono manualmente con una zappetta.
Ricercatissime per le loro qualità gastronomiche, le lenticchie sono un ingrediente fondamentale
della cucina locale a cui donano, da sempre, gusto, tenerezza e sapore.
Visitando Ustica alla fine della primavera, è possibile assistere alla trebbiatura o
spagliatura manuale, calpestando le piante con grosse pietre trascinate da asini,
e con un tridente, lanciate in aria in modo che il vento elimini la paglia.
Infine le lenticchie vengono raccolte e passate al setaccio, per eliminare pietruzze ed altre impurità.
Per secoli questo legume ha rappresentato l’elemento trainante dell’economia isolana.
Delicata e piccolissima, la lenticchia usticese è arrivata sull’isola alla fine del Settecento
con i primi coloni eoliani e nel tempo si è insediata e tipizzata.
Negli ultimi anni, il presidio Slow Food ha dato nuova linfa e internazionalità al prodotto,
e ha fatto si che i coltivatori di lenticchie aumentassero negli ultimi anni, da tre a sei,
segnando il ritorno alla terra di tanti giovani.
Provatela perché non richiede ammollo, pronta in circa quaranta minuti, già dal primo cucchiaio,
saprà portarvi in mezzo al mare con il suo sapore ferroso e dal profumo di salsedine.
Voglio lasciarvi con una ricetta classica usticese:
Zuppa usticese di lenticchie.
Ingredienti:
250 gr lenticchie di Ustica
1 cipolla affettata sottile
1 spicchio aglio
6-7 pomodorini
1 zucchina tagliata a cubetti
1 patata tagliata a cubetti
verdure di stagione, meglio se un mazzetto di tenerumi (le foglie tenere della pianta di zucchine),
sale qb, olio extravergine d’oliva, peperoncino e qualche foglia di basilico.
Lavate le lenticchie e mettetele in una pentola con la cipolla,
l’aglio, i pomodorini, la zucchina, la patata e i tenerumi.
Coprite con abbondante acqua e fate cuocere a fuoco lento per circa 40 minuti.
A metà cottura regolate di sale. Completate con un filo d’olio extravergine di oliva,
qualche foglia di basilico e del peperoncino.
– Leggi l’articolo anche su L’Arcimboldo magazine online n°104 –