In una valle incantata, attraversata dal fiume Platani e dove il tempo sembra essersi fermato, nasce il pistacchio più buono del Mediterraneo. Il Pistacchio di Raffadali è un frutto delle caratteristiche uniche, sia per qualità, sia per le sostanze benefiche in esso contenute, ma soprattutto per grandezza. Il suo profumo intenso ed il suo sapore persistente, lo rendono ideale per la preparazione di ricette dolci, ma anche salate. Furono gli Arabi, strappando la Sicilia ai Bizantini, a promuovere e a diffondere la coltivazione del pistacchio nell’isola, in particolare nelle province di Agrigento, Catania e Caltanissetta .A partire dalla seconda metà dell’Ottocento si conobbe la massima espansione tanto che nel 1860 interi pascoli e terreni incolti furono trasformati in pistacchieti e la pianta coltivata divenne il fulcro di tutto il sistema agricolo ed economico dell’area. A Settembre, nella cittadina di Raffadali, si tiene la sagra del pistacchio con convegni, intrattenimento, esposizione e degustazione di prodotti dolciari e gastronomici a base dello squisito frutto verde.
L’associazione per la tutela pistacchio di Raffadali, nata da poco e che oggi comprende 80 soci tra produttori, aziende di trasformazione e commercianti, ha lo scopo di raggiungere il marchio D.O.P. per valorizzare al meglio il prodotto e il territorio in cui cresce. Un modo per valorizzare questo straordinario prodotto, è sicuramente il pesto, facile da fare, basta un po di pazienza nel pestare i frutti del pistacchio in un mortaio.
Ecco la ricetta del “Pesto di Pistacchio”:
200 gr di pistacchio a chicco intero e sgusciato
100 ml circa di olio di semi di girasole
pepe nero
sale.
– Leggi l’articolo anche su L’Arcimboldo magazine online n°112 Mese di Ottobre –