Una serata “fuoco e fiamme” al Ristorante Sacha.
Si è tenuta il 14 Novembre presso il Ristorante Sacha di Messina, la cena a quattro mani dal titolo “La Cucina dei Vulcani” sapientemente diretta dallo chef Paolo Gramaglia, stella Michelin, patron del Ristorante President in Pompei e dallo chef resident Nunzio Di Amico Giando.
Una serata tutta fuoco e fiamme, ha ripercorso il forte legame tra la cucina siciliana e quella partenopea, reminiscenza del Regno delle due Sicilie, dove gusto e colore sono stati assolutamente protagonisti.
Un eclettico Paolo Gramaglia, ha catturato l’attenzione di tutti, intrattenendo gli ospiti con il savoir faire e la loquacità che lo contraddistingue. Al pass, lo chef Nunzio Di Amico Giando ha super visionato con autorevole professionalità i piatti in uscita e coordinando la brigata in maniera impeccabile.
La serata è stata caratterizzata da cinque portate di mare, un percorso gustativo che prende il via con un entrée della tradizione siciliana, “Capone allinguato” ristrutturato dal Di Amico, capone con doppia macerazione in aceto rosso, doppia panatura e fritto. A questo piatto è stato abbinato un Cataratto DOC 2018 “Dionisio“.
L’antipasto dal nome “Polpo all’Ombra dell’Etna” alza l’asticella nel sapore e nella presentazione, piatto dello chef Gramaglia, incorpora con un abbraccio la salinità medierranea con i profumi intensi del caffè e del limone, mitigati poi dalla mousse di ricotta, a decorare punti di colori di spinaci, carota e pomodoro San Marzano. In abbinamento Etna rosato DOC 2017 “Nerosa“.
L’apoteosi del gusto, arriva con il primo di pasta mista del maestro Gramaglia, formato tipico partenopeo “Pasta A…Mare“, mette d’accordo tutti, una lavorazione della materia prima attenta e rispettosa della tradizione culinaria siculo-borbonica radicata ancora nel DNA dei siciliani. Il vino abbinato è un Pallagrello bianco IGT 2014 “Riccio bianco“.
“Il Vesuvio fuoco e fiamme” è il secondo, trancio di dentice flambato con sentore di agrumi e mandorle, dello chef del President. Il vino protagonista del secondo piatto è campano, Fiano di Avellino DOCG 2016 “Vino della stella“.
Dulcis in fundo, il dessert dello chef Nunzio Di Amico Giando dal nome simpaticamente lungo, “Non è una cassata ma un fresco dolce di ricotta dalle pendici dell’Etna“. Una sfera bianca di ricotta e panna, all’interno pan di Spagna all’arancia e decorazioni di gelatine e canditi. Abbinato al dolce un Welsch riestling 2015 “Trockenbeerenauslese“.
I cinque vini in abbinamento ai piatti, sono stati selezionati da Enostore Distribuzione, sapientemente raccontati durante la serata da Marcello Fulgieri e Angela Mondello.
Nelle considerazioni di fine serata, va sottolineata la professionalità della brigata di cucina e dei ragazzi di sala del Ristorante Sacha, che con prefetta sincronia hanno permesso l’ottima riuscita dell’evento.
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Ristorante Sacha
via Nicola Fabrizi 15 – MESSINA